Pensavo di vedere tre santi e ho visto tre ceri. Pensavo di vedere una città e ho visto un popolo. Ma, soprattutto, pensavo di vedere una festa e ho visto la vita… (Steve McCurry)
Il medioevo più autentico si esprime nel monumento più antico, più significativo e rappresentativo della storia della città: non una chiesa, non un palazzo, non una fontana, bensì una festa, la Festa dei Ceri. Nata per la morte del santo patrono Ubaldo, e dalla fine del XII sec., sempre con lo stesso vigore a segnare una identità forte. Gubbio è una città di pietra, austera ed elegante e non è solo la città dei Ceri. E’ la città delle Tavole eugubine, il più importante testo dell’antichità umbra, è la città del Lupo e Francesco, è la città della Botte dei Canonici, è la città dell’Albero di Natale più grande del mondo. Ma Gubbio è soprattutto una città dove il medioevo si può godere in ogni angolo, nei vicoli pittoreschi, nelle torri, nelle porte del morto, nella straordinaria piazza pensile, nei rintocchi del campanone del Palazzo dei Consoli. Gubbio è una delle più belle città medievali d’Italia.