Euclide, Calliope, Crisippo, Niobe, Temide, Racnusia, Milziade, Licinio, Catone, Silla, Argante…
…che allegria la Bevagna che risuonava di nomi sorridenti e orgogliosi, strani e familiari nello stesso tempo… (Attilio Bartoli Langeli, Mevaniae Nomina)
Racchiusa nelle mura, attraversata dalla Flaminia, circondata dalle acque. L’antica Mevania è la ricca e vivace capitale dell’etnos umbro, la città che “sta nel mezzo”, porto fluviale al centro di un percorso sacro che dalle Fonti del Clitunno portava al santuario nelle vicinanze dell’antica Spello.
Il medioevo delle quattro Gaite, i quartieri, offre immagini suggestive e storie di grande interesse: la misteriosa chiesa di San Silvestro, l’imponente collegiata di San Michele Arcangelo, le chiese degli ordini mendicanti, i vicoli e le piazze, a cui si aggiungono edifici-contenitori che nascondono preziosi gioielli d’arte e di storia. Così all’interno dell’austero Palazzo dei Consoli è possibile visitare l’ottocentesco Teatro Torti, o le strutture portuali nei sotterranei della chiesa di San Domenico, mentre in suggestivi spazi medievali rivivono le antiche arti e gli antichi mestieri.