C’è un momento dell’anno in cui Bevagna riavvolge la bobina del tempo fino a fermarla in quei cento anni che vanno dal 1250 al 1350. Un tuffo al cuore oltre che nel passato.
La storia si riprende la scena. Ci si cala nei panni degli uomini, delle donne, degli anziani e dei bambini di quegli anni. Non solo teatro e spazio ludico, c’è molto di più. C’è la scoperta, c’è la sorpresa, la conoscenza, lo studio, la fantasia. Ma soprattutto c’è la coralità. La coralità dei gesti e dei saperi, la coralità delle generazioni, la coralità delle funzioni. Un sogno ad occhi aperti che travolge il popolo ed il pubblico, in un gioco di rimandi e di ammiccamenti. E’ il Mercato delle Gaite!