Il silenzio per compagno, l’aria pungente, nitidi i contorni… L’inverno trasforma paesi e paesaggi. La terra si tinge di azzurro.
Il freddo ha un suo perché. Architetture, protagoniste assolute di piazze deserte, si stagliano contro il cielo, testimoni muti del tempo. Gli alberi dalle immobili braccia nere che salgono verso l’alto, sentinelle dei campi e delle antiche vie, rimangono in paziente attesa.
Segui il profumo dell’inverno, lasciati guidare, non fermarti.
Inverno
Fili neri di pioppi –
fili neri di nubi
sul cielo rosso –
e questa prima erba
libera dalla neve
chiara
che fa pensare alla primavera
e guardare
se ad una svolta
nascono le primule –
Ma il ghiaccio inazzurra i sentieri –
la nebbia addormenta i fossati –
un lento pallore devasta
i colori del cielo – Scende la notte –
nessun fiore è nato –
è inverno – anima –
è inverno.
(A. Pozzi, 1932)