“Sono nato a Perugia il 23 dicembre 1899, in una casa nell’interno povera, ma in una posizione stupenda, perché sotto la torre campanaria del palazzo comunale, con la vista, sopra i tetti, della campagna e dell’orizzonte umbro, specialmente del monte di Assisi, di una bellezza ineffabile. Mio padre era un modesto impiegato comunale, e custode del campanile; suonava anche le campane comunali, e tutti noi in casa sapevamo farlo”.
A molti sarà capitato di alzare lo sguardo per ammirare la mole austera e potente del bellissimo Palazzo dei Priori di Perugia, quanti ricordano che nella Torre Campanaria, in quell’angolo interno del palazzo, oggi parte del percorso della Galleria Nazionale dell’Umbria, è cresciuto Aldo Capitini? Grande Maestro, filosofo della non violenza, antifascista e antiautoritario. Nelle stanze, all’interno della torre, Capitini scriveva saggi filosofici, pedagogici e politici. Voleva educare alla libertà, alla consapevolezza, alla ricerca, alla lotta per un futuro migliore. Capitini, nel 1961, promosse la prima Marcia della Pace e della fratellanza dei popoli, da Perugia ad Assisi. “Questa marcia – dirà profeticamente – era necessaria ed altre marce saranno necessarie nel nostro e negli altri paesi, per porre fine ai pericoli della guerra…”
A sessantadue anni da quell’evento abbiamo ancora urgente bisogno di pace.