“Nell’anno del Signore MCXCV, sotto l’imperatore Enrico VI, il priore Diotisalvi e i suoi fratelli, il maestro Binello, in Cristo Amen”.
Le pietre parlanti di San Silvestro raccontano storie di antica devozione, di spiritualità e dominio. Luogo di silenzio e parola: un essenziale e potente mistero mai svelato.
La prima chiesa fuori dagli angusti vicoli a prender posizione nella piazza, quinta scenografica imperfetta, incompleta quasi trasgressiva nella sua lineare bellezza.
San Sivestro, decana della piazza, osserva dall’alto dei suoi otto secoli le genti passare, le storie rincorrersi nel ripetersi ciclico di gioie e dolori. Le pietre osservano e ascoltano e qualche volta, se interrogate, raccontano.